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Carpe a Spinfly

Come, dove e quando.

Insoliti Predatori

Pesco a spinning da quando ho 8 anni, e uno dei pesci più presenti nelle mie acque e che insidio più spesso sicuramente è il cavedano. Un pesce furbo, schivo e a volte pure frustrante.

Il cavedano condivide il proprio habitat con le carpe, Grufolatori ancora più schivi, considerati dai più pesci erbivori.

Ma è veramente così?


Non è passato molto prima che iniziassi a chiedermi se fosse possibile prendere questi pesci anche con le mie amate esche artificiali. Prima di capire bene come e cosa fare ci ho messo un paio di anni, spot giusti, periodi, esche, canne, fili ecc ecc. al tempo internet era ancora " acerbo ", l' articolo di "Testina Revolution": per la prima volta si parlava di utilizzare gomme non solo per bass e lucci, ma si cercavano i predatori più o meno puri di fosso, dai perca fino alle carpe, e tutto avveniva anche con esche e attrezzature non proprio light.


Ricordo bene i video del buon Barbacarparo il primo a parlare propriamente di ultralight in italia, grammature, esche, mentalità, che sulla penisola erano ancora poco conosciuti.


E sicchè provai anch'io, 2 anni di tentativi raffinando la tecnica man mano, ma finalmente la prima carpa arrivò. E dopo quella altre.

Col tempo poi sono diventato abbastanza verticale su questa tecnica, testando vari approcci. Nello specifico, oggi parliamo dello Spinfly alle carpe!


Si parla di una tecnica in cui la leggerezza la fa da padrona, la scelta dello spot, del setup sono fondamentali per ottenere risultati

( non vorrai mica passare anche te 2 anni di cappotti no? ).

Iniziamo dalle basi

Lo spot e l'attrezzatura

Occore capire subito che è una tecnica che dice la sua in fossi di piccola e media portata con correnti basse o assenti, ambienti in cui è facile individuare il pesce anche con acqua non proprio chiarissima.


Le stagioni migliori sono sicuramente fine inverno inizio primavera ( periodo del prefrega ), e tutto l' autunno, durante l'estate e è possibile fare pesci con DBS e Egg, ma tendono a essere molto più difficili. In inverno è possibile provare nelle buche, ma preferisco utilizzare le gomme in quel caso.




Per affrontare gli ambienti dove peschiamo, consiglio il seguente setup:




Filo e mulinello

Un mulinello di taglia 2000 o 2500 per avere un buon compromesso tra leggerezza e potenza, caricato con una treccia 4 o 3 capi ( non dobbiamo lanciare lontano, e pescando in ambienti spesso ricchi di ostacoli sconsiglio veramente tanto un 8 o più capi ), dello 0.06 fino a un massimo dello 0.08. Il finale deve essere in fluoro e non nylon, in quanto concediamo una maggiore resistenza alla trazione, per un' assoluta trasparenza, rigidità (utile per reagire subito alle mangiate più delicate) e una resistenza all' abrasione maggiore.

Come diametri utilizzo uno 0.15, ma arrivo fino a uno 0.20 in base alle condizioni che affronto di spot e mole dei pesci, un buon compromesso è uno 0.18 per essere leggeri, naturali, ma poter forzare un peletto il pesce.

Canna

Optiamo per una Tubolar con casting massimo di 7-8 gr oppure una solid tip da 10 gr, è importante avere sì una canna leggera e sensibile, ma occorre anche che abbia una buona riserva di potenza per gestire anche pesci di una certa mole. Il mio consiglio, se ci vogliamo specializzare su questa tecnica, e vogliamo aumentare drasticamente le catture, è di optare su una canna più lunga del normale, dai 2,20 metri fino anche a 2,40 metri; l' idea di una canna più lunga è riuscire a stare quel metro più indietro dall' acqua per non spaventare eventuali pesci che si riparano nel sottoriva, e riuscire a non lanciare le nostre esche, bensì ad appoggiarle, per una presentazione " in punta di dita ". In questa pesca la canna gioca un ruolo fondamentale, infatti sarà quasi solo la canna a gestire il pesce, non potendolo forzare troppo, dato il filo sottile, una canna lunga e con la giusta azione ( medium fast, o fast ), riuscirà da sola a stancare pesci anche over 5 kg.


In pesca​

"Ogni lancio conta, meno lanci a vuoto e solo su pesce attivo."

Questa piccola regolina rende il massimo unita a dei buoni occhiali polarizzati e a piccoli passi, lenti, scrutando ogni movimento sull' acqua, fanno la differenza tra un cappotto e una giornata con varie catture.


In questi ambienti è essenziale osservare le nostre prede e capire cosa stanno facendo per non lanciare inutilmente spaventando il pesce.


Ci sono 4 comportamenti fondamentali da conoscere.

Quando le carpe sono in crociera, si spostano rapidamente con le pinne chiuse, NON LANCIARE MAI, rischieresti solo di spaventarle e rovinare lo spot.

Pesci fermi tra la mezz' acqua e il fondo con le pinne aperte, occorre attendere per capire se stanno per entrare in crociera o se di lì a poco potrebbero iniziare ad alimentarsi, lanciare solo se vicini a ostacoli, in caso di acqua torba non sono facilmente individuabili, 

Pesci che si stanno alimentando smuovendo il fondo, al centro del canale controcorrente, una delle due condizioni migliori per catturarle. In caso di acqua torbida facilmente individuabili dalle bollicine alzate dal fondo. In questi casi si può pescare facendo scendere l' esca con la corrente vicino al pesce, oppure arrivarle dal fianco. In entrambi i casi è necessario aspettare che sia il pesce a interessarsi all' esca e non noi a mettergliela in bocca, ( hai mai visto una preda che entra da sola in bocca a un predatore? io no )

Pesci con testa piantata contro la riva, in forte alimentazione, in questi casi basta calare nel modo corretto l' esca accanto al pesce per vederle reagire con inabituale voracità, in quanto andiamo a imitare un' organismo che hanno smosso dalla riva. Di facile individuazione anche con acqua torbida, in quanto spesso si vede la coda quasi fuori dall' acqua.


Importante, se un pesce non vuole proprio mangiare, non insistere mettendogli l' esca più vicina, quasi a toccarlo, è fondamentale evitare di spaventarlo, meglio un rifiuto, che uno spot rovinato dalla sua fuga.


Il pesce è attirato da due momenti dell' esca, dalla calata e dal momento in cui gli fai dragare il fondo, può variare da volta a volta e da spot a spot.


Prova all' inizio a utilizzare elementi della riva per nasconderti, alberi, vegetazione, pali della luce, col tempo ti verrà naturale sfruttare questi elementi per confonderti col paesaggio, e imparerai che anche te puoi diventarlo con movimenti sempre più lenti e pause in cui osserverai solo l' acqua. 

"Evita di sporgere la canna oltre la riva mentre ti sposti."

Perchè la spinfly?

La prima volta che ho approcciato questi pesci a spinfly ero dubbioso, la tecnica nasce per altro, di solito si associa alla trota torrente infatti, ma conscio che pescare le carpe a mosca era comunque qualcosa di regolare, ho fatto i miei test. Fin da subito ho visto che la naturalezza e le differenze sulle reazioni dei pesci erano evidenti, inizialmente adattando esche che nascevano per la trota, e successivamente utilizzando prodotti specifici, come le Skorpio e i dressing presenti nella Bottom Combo. Con le spinfly adattate dalla trota torrente, almeno un pesciotto a uscita era facile " fregarlo", utilizzando prodotti specifici però ho visto proprio il cambiamento, con pescate da 5/7 pesci a guadino e un aumento considerevole della taglia.





Probabilmente una delle catture che mi ha segnato di più è stata la prima carpa sulla Skorpio. Di solito pescandole in maniera specifica a gomma non si utilizzano esche da più di 5 cm, e spesso si scende anche a 3, 2 cm!

La scorpio è una mosca da 7 cm, voluminosa e a prima vista troppo invasiva per le carpe. Poi fai la prima, la seconda, la terza, e così via via inizi a comprendere la potenzialità di un' esca voluminosa ma molto naturale in acqua, un dressing unico con delle piccole accortezze che ti permettono di non sbagliare nessuna mangiata ( hai notato i 2 ami? ).

"Le spinfly usate a vista hanno una marcia in più grazie alla loro naturalezza."

Tutto bello, ma le esche?

Come esche mi affido ormai ciecamente ai dressing di Flies With Life, studiate, specifiche, e trasudano l' esperienza di un artigiano che per anni ha fatto e raffinato le proprie esche, esche e dressing pratici e verticali su questa tecnica.


I dressing che ho usato sono quelli della bottom combo e la skorpio.

La bottom combo presenta 3 ninfe da 4 cm, sperimenta, sicuramente troverai quella che rende di più nei tuoi ambienti e quella che ti darà più risultati ( non piacciono solo alle carpe, quindi sperimenta! ), di facile utilizzo.

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La Skorpio sembra un'esca di selezione, ma piace a tutte le taglie e vedere una carpa che mangia uno streamer di queste dimensioni, beh, è veramente soddisfacente, la presentazione deve essere precisa, ma una volta presa la mano le mangiate arriveranno, e non saranno poche.


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"E così sì, con una manciata di esche puoi divertirti a fare le regine dei canali, sperimenta dressing e colori, e trova il tuo preferito!"
Carpe a Spinfly
Emanuele Donati 3 maggio 2025
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